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La riprende Vecino

Maurizio Crippa

Lo spettacolo più bello di Inter-Tottenham è stato quando i social hanno cominciato a strillare, a chiedere contegno, e vergogna ai telecronisti che fanno i tifosi

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Il minuto e venti di Riccardo Trevisani e Lele Adani, telecronisti di Sky, che urlavano “la riprende Vecino” e “la garra charrua” e altre frasi sconnesse tipo “hanno un cuore differente”, manco fossero al congresso del Pd, sovrastando la bolgia di San Siro nel finale di Inter-Tottenham forse non passerà alla storia come le urla parimenti scomposte “Weah! Weah!!! Weaaahhh” di Pellegatti o “Il cielo è azzurro sopra Berlino”, dacché siamo tutti wendersiani. Ma sono stati un bello spettacolo, empatico come si usa dire, perché il calcio raccontato è questione di emozioni, persino ai tempi di Carosio. Ma lo spettacolo più bello, e anche istruttivo, è cominciato un minuto dopo, quando la bolgia dei social (tifoserie di parte avversa) ha incominciato a strillare, a chiedere contegno, e vergogna ai telecronisti che fanno i tifosi. Come non fosse mai avvenuto prima, per squadre con le righe diverse (cioè sbagliate). Ma il peggio è che ci si sono messi anche alcuni giornalisti, insomma gente del presunto mestiere, ad alzare il sopracciglio. Gente che vorrebbe sentir parlare solo gli accademici della Crusca, par di capire. Ma la cosa davvero istruttiva è questa. Con lo spezzatino delle reti e il calendario più spalmato della Nutella, e lo streaming che funziona come una macchina a vapore, ormai il calcio e la relativa emozione sono passati dal campo, e dalla televisione, ad altri canali. Ci si diverte di più a riascoltare un audio festoso piratato in rete, o a insultare Adani, che manco a vedere i gol. O torniamo alla radio, o tanto vale guardarsi i video di Salvini su Facebook. Almeno non si paga l’abbonamento.

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