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La famiglia del cambiamento? È come l’Onore dei Prizzi

Maurizio Crippa

Negozi chiusi e pistole sotto il cuscino. Le domeniche del governo gialloverde

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Sul potere erotizzante delle pistole in camera da letto c’è un’intera filmografia, e io che ho fatto l’obiettore alla Caritas non ci metto becco. Però una domanda da porre ce l’ho: che diavolo di famiglia tradizionale sogna questo governo del cambiamento, tendenza securitaria? È passato un decreto che facilita le norme per la detenzione di armi, e c’è questo dettaglio: cade l’obbligo di avvisare i propri conviventi del possesso di armi. Ho il cannone sotto il cuscino, ma a tua insaputa.

 

La famiglia tradizionale del cambiamento è insomma questa: la domenica tutti a casa, e possibilmente vi oscuriamo anche Netflix, e via darci dentro, a fare figli come una volta, che sennò in Lussemburgo si incazzano. Con la pistola nel pigiama, che qui bisogna anche ristabilire chi comanda, tra le quattro mura. L’osservazione più banale è che in un paese dove gli omicidi fra partner sono in aumento (di solito le vittime sono donne, però dormono preoccupati pure i maschietti) consentire a uno dei due di nascondere la sputafuoco non è geniale. Anche perché i tempi sono cambiati, signora mia, e può finire come nell’Onore dei Prizzi, con Jack Nicholson e Kathleen Turner che di mestiere facevano i killer (ma senza dirlo) e dovevano spararsi tra loro. Poi c’è anche questa sentenza, sempre famiglia del cambiamento: se tua moglie ti becca con una bambola gonfiabile, può chiedere il divorzio come se fosse tradimento vero. Ma quantomeno, se usi la pistola sulla bambola gonfiabile, si sgonfia e non ci si fa male.

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