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Milan & giudici

Maurizio Crippa

A donare la terza vita alla squadra sono tre colpi di coda del diavolo giudiziario

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Tutto è bene quel che finisce bene. Perché il Diavolo fa le pentole, ma anche i coperchi. E con i proverbi abbiamo finito, promesso. Ma va così, la terza vita del Diavolo. Mentre noi della curva giusta di San Siro si era qui quasi mogi, orbati della presenza in Europa dei cugini, e anzi tristi per la sua quasi certa sparizione all’inferno, lontani dal calcio che conta (e sarebbe la terza volta, eh) ecco che il Diavolo il miracolo lo fa, perché bisogna sempre fidarsi di Belzebu. Ma la cosa che farebbe godere quel Satanasso del Cav., fosse ancora roba sua, e che diverte anche noi, per pura religione garantista, è questa: che a donare la terza vita al Milan sono tre colpi di coda del diavolo giudiziario. Prima Elliot, che per via contrattualistica si è mangiato il boccone di Mr Li. Poi il tribunale sportivo, che ha ridato l’Europa ormai insperata. Infine la giustizia propriamente delle manette ora indaga il truffaldo Li. Che meraviglia. Peccato solo per Galliani, che, chissà perché, invece ha scelto di andare a infilarsi nell’inferno vero.

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