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Primo giorno antico

Maurizio Crippa

Il nuovo avanza, ma trasmette più che altro un senso di smarrimento temporale, a vedere foto e video che girano su Facebook 

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No vabbè, come si dice tra amici su Facebook, forse è solo una suggestione ottica. Forse è che il tempo di persistenza delle immagini sulla retina, col passar del tempo, anni e decenni, aumenta. Come la polvere negli angoli. Così guardi una cosa, e dovrebbe essere moderna, anzi proprio l’icona del Cambiamento. E invece vedi immagini da cinema cecoslovacco degli anni Settanta (anche l’outfit, per usare il termine contemporaneo). Oppure dagherrotipi riemersi dai kolchoz sovietici. O, quantomeno, filmini in Super 8 delle gite aziendali di Fantozzi. Insomma, la tristezza.

  

  

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Gira su Fb un video postato da Carla Ruocco: “Abbiamo importanti comunicazioni dalla commissione Finanze del M5s”. Sono lì, in piedi impalati come al primo giorno di scuola, la luce pessima, i sorrisi vaghi. Manca solo il ragionier Filini, alle finanze. Gira la foto ricordo di Marta Grande: “Oggi sono stata eletta presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera dei deputati. Qui con i miei colleghi e amici”. Se l’avessero bocciata al concorso da supplente sarebbero più allegri, i suoi amici. Gira la foto di Daniele Pesco: “Con piacere e soddisfazione informo che sono stato eletto presidente della commissione Bilancio del Senato della Repubblica. Sono certo che faremo un buon lavoro!”. Non so, ma Forlani sembrava Chaplin al confronto. Gira la foto di Nunzia Catalfo: “Cari amici, con grande piacere vi annuncio che questa mattina sono stata eletta presidente della Commissione Lavoro del Senato! Sono molto, molto emozionata”. E niente, emozionati saranno tutti emozionati. Ma le foto di gruppo, e quelle del primo giorno alla scrivania, trasmettono più che altro un senso di smarrimento temporale: ma sono loro, il nuovo che avanza?

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