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Ragazzi che si mettono nei guai. Fabrizio e Super Mario

Maurizio Crippa

C’è sempre un giudice carogna che è pronto a rispedirti dentro. O un senatore nero pronto a farti scordare la Nazionale

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Sarà l’età, ma i ragazzi che non riescono a crescere e si mettono sempre nei guai, sempre gli stessi, mi fanno tenerezza. Forse c’è davvero lo zampino del diavolo a fargli lo sgambetto, magari è vero. Fabrizio Corona, ad esempio, il più odiato dagli italiani, e chissà perché. Era appena uscito da San Vittore, l’avevano affidato a una comunità terapeutica. Gli avevano vietato di usare i social, e lui che fa? Subito foto e post di qua e di là. E c’è sempre un giudice carogna che è pronto a rispedirti dentro. Per ora l’ha schivata, il giudice della Sorveglianza l’ha soltanto ammonito. Ma ragazzo mio, imparerai mai? L’altro, che stava rifacendosi una vita e una carriera in Costa Azzurra, che combina? Nella Lega anti immigrati di Salvini è stato eletto il primo senatore afro-americano della storia d’Italia, bene per tutti. E invece, questo magnifico italiano dalla pelle d’ebano e con un bell’accento bresciano che la Gelmini se lo sogna, che scrive? “Forse sono cieco io o forse non gliel’hanno detto ancora che è nero. Ma vergogna”. Vista come è messa la Nazionale, già si parlava di richiamarlo in servizio. E vedi un po’ che magari, con quel che conta Salvini adesso, un posticino glielo trovava pure, come al suo senatore nero Toni Iwobi. E invece s’è giocato pure Salvini: “Balotelli non mi piaceva in campo, mi piace ancor meno fuori dal campo”. E tanti saluti al permesso di soggiorno a Coverciano. Ma benedetti ragazzi.

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