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Uomini che gli piacerebbe farsi odiare. Il caso Saviano

Maurizio Crippa

Lo scrittore "a cui la camorra ha sparato a salve" deve aver sbagliato classifica: tra i più detestati il suo nome non compare, meglio cercare in quella dei più noiosi

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Ognuno ha i suoi, ovviamente. E in un mondo in cui l’hatespeech minaccia di tracimare peggio di un torrente tombato a Livorno, sarebbe forse prudente sorvolare sull’argomento e dedicarsi anema e core alla ministra Fedeli con l’iPhone 8. Ma siccome è lui che ha iniziato, proviamo. Breve classifica provvisoria dell’uomo più odiato d’Italia: 1) Giggino Di Maio (a prescindere, o a mezzo clic della rete, come vi pare). 2) Fedez. 3) L’uomo che ha inventato il Var (classifica per juventini). 4) Andrea “monociglio” Agnelli (per tutti gli altri). 5) Tonino Di Pietro dopo che s’è pentito di Mani pulite (più di prima). 6) Il carabiniere che prima ti porta a casa e poi ti stupra. 7) Il giornalista collettivo che scrive che te la sei cercata. 8) Il prete che porta in piscina i negri (Ku Klux Klan only). 9) Il prete che dice che Regeni se l’è cercata (per tutti gli altri). 10) Max D’Alema (alla carriera). Poi c’è lui, alias “quello scrittore che è stato ucciso dalla camorra. Si vede che gli han sparato a salve, perché lo vedo tutte le sere in televisione” (il copyright è di Paolo Nori, ma si capisce che lui non lo odia). Insomma Roberto Saviano. Che va in Spagna a presentare il suo ultimo libro, fa un’intervista ad Abc, e dice: “Io attiro molto odio. Sono l’uomo più odiato d’Italia”. E si vede che non se n’è accorto nessuno, perché nelle classifiche non si trova. Forse bisogna cercarlo nella classifica “l’uomo più noioso d’Italia”.

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