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E' "Tempo delle donne", ma la patonza deve cliccare

Maurizio Crippa

Ben venga la battaglia di via Solferino contro il maschilismo, ma che almeno i colleghi di Corriere.it si dessero una regolata, offrendo un aiutino agli uomini che vogliono cambiare

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E va bene che è “Tempo delle donne” e quest’anno si racconta che “gli uomini stanno cambiando”, alla meritoria “festa-festival con itinerari aperti che si incrociano tra conversazioni e provocazioni sul palco” del Corriere della Sera nel weekend di Milano. E va bene che il maschilissimo direttore Fontana scrive: “Accettare il mutamento ci può portare a costruire un ‘luogo comune’ libero da schemi sbagliati”. E va bene che per darne testimonianza hanno invitato pure Briatore. Ma la brava Barbara Stefanelli, commander in chief, forse meriterebbe che per l’occasione, almeno per un paio di giorni, i colleghi di Corriere.it si dessero una regolata, offrendo un aiutino agli uomini che vogliono cambiare. Fior da fiore, una giro di titoli imperdibili: “Venezia, ecco lo spacco vertiginoso di Giglia Marra sul red carpet”. “Il ritorno delle maggiorate. Serena Grandi: ‘Mangio poco e faccio sesso’”. “Venezia, via il reggiseno. Sul red carpet va in scena il nude look”. “Elisabetta Canalis scolpisce in palestra: un fisico da urlo per i suoi 39 anni”. “A New York Rihanna in giallo e senza reggiseno”. “Fisico perfetto in bikini (a 53 anni): chi è l’ex modella nell’oblò?”. E va bene che è anche il giorno di “‘Cappuccetto’, ‘Lupaccio’. La cena, il pm e la cronista. Intrigo molisano con ricatto” (ma questa è cronaca, di quelle che quel cattivone del ministro Orlando vuole vietarci per il futuro). Però, gira e rigira, gli uomini staranno pure cambiando, ma sempre lì siamo: la patonza deve cliccare.

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