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L’immunità di gregge per il gregge dei giornalisti

Maurizio Crippa

Abolite l’Ordine dei giornalisti e ridateci Facci e don Livio

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Non volevo tornare su Filippo Facci e don Livio Fanzaga, condannati per hate speech. Ma siccome c’è uno sciopero e devo scrivere in fretta questa totally unnecessary rubrica, e siccome non ho idee – è un’immunodeficienza, lo so, ma non ci si può vaccinare, per quanto non sia morto di morbillo, da piccolo – dirò di loro. Filippo Facci e don Livio. Persone che conosco, miti, che stimo. Sono stati sospesi dall’Ordine dei giornalisti. Facci perché ha scritto che vuole odiare l’islam, don Livio per aver ricordato alla Cirinnà che deve morire. Cattiva citazione da Troisi & Benigni, ma all’ordine non se ne sono accorti. L’hate speech non esiste in natura, è un mostro generato dal sonno degli imbecilli.

 

Ma non sono d’accordo, da tempo, con Voltaire: non condivido quello che dici ma darei la vita, eccetera. Scrivere stronzate non è un Diritto Universale dell’Uomo. Meglio un obbligo alla bocca chiusa. Dopodiché, che sia un improbabile, anacronistico, anzi peggio distopico ordine professionale a decidere cosa possano dire o meno due cittadini, e a decidere del loro stesso lavoro. Un Odg che non s’accorge di nulla, ma nulla, dei fake e delle bufale, delle vere campagne denigratorie, della merda intercettata e sparata nel ventilatore, è una cosa grottesca e che indigna. Abolite l’Ordine dei giornalisti e ridateci Facci e don Livio. Anzi rendete obbligatoria l’immunità di gregge: per il gregge dei giornalisti, e per i loro cani da guardia.

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