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Viva Brancaleone Gassman, ucciso da Crudelia Meloni

Maurizio Crippa

Un conto è spernacchiarsi con i #Romafaschifo, un altro è battersi con Giorgia De Mon Meloni

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"Questo lo ignoro", diceva il babbo in versione Nostradamus. Ma lui era armata a sé bastante, e Brancaleone la sua perfetta autobiografia. Pure Alessandro Gassman combatte da anni a mani nude, con entusiasmo nobilissimo e sgangherato, contro Abominio, Vituperio e Pattume. Or son due anni, aveva lanciato un hashtag, o un generoso appello, #Romasonoio, per chiamare all’armi contro il degrado della Capitale. La quale vieppiù mostra “i segni dello sfacelo come una voglia di barbabietola su un volto purissimo” (babbo dixit). E via di ramazza, con Nancy Brilli e pure De Gregori (Brancaleone: non ci si sposta di lì).

 

 

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Mercoledì l’irruente attore (figlio) ha emesso un tuìt fatale, “Ok… lo faccio… ma va tutto bene ci vediamo nel mondo”, e al social media ha detto addio. Perché un conto è spernacchiarsi con i #Romafaschifo, rinunciare a star in panciolle e rimboccarsi le braghe. Un altro è battersi con Giorgia De Mon Meloni, la Dart Fener della Patria, a proposito di ius soli. Lui difendeva gli immigrati come un crociato all’incontrario, e Crudelia Meloni lo malmenava, sui social: “La tua umanità radical chic mi lascia senza parole”. E dietro a Crudelia, la canea: “Sono stato insultato, minacciato, offeso, preso in giro in maniera violenta e continua, così anche la mia famiglia e le mie origini”, ha detto. Perché un conto è ripulire il mondo persino pisciando controvento, ma quanto è duro il popolino insultatore, questo lo ignorava anche lui. Onore delle armi, va’.

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