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Jeremy Corbyn, il Grande Gigante Gentile

Maurizio Crippa

Vende pace, sogni, giustizia e lavoro per tutti. Corbyn è diventato un idolo dei giovani meglio di un influencer del web

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Veste stropicciato, parla anche più sgangherato, ha la barba incolta e grigia e soprattutto immagina un mondo che non c’è. Eppure Jeremy Corbyn, a 68 anni suonati, è diventato un idolo dei giovani meglio di un influencer del web. E’ uno che “actually cares”, dicono loro. Vende pace, sogni, giustizia e lavoro per tutti. Vi sareste innamorati di Theresa la Megera, voi? Non è difficile capire il successo del compagno Jez: è il ritorno del GGG. Il Grande Gigante Gentile della bella favola di Roald Dahl che ha stregato anche Spielberg. La favola di una bambina orfana che il GGG porta in un altro mondo, dove si mangiano “cetrionzoli” ma è ancora possibile lottare contro gli orchi cattivi. Berney Sanders, altro vecchietto arzillo e rompiballe, ha fatto lo stesso effetto sui giovani americani. Quanto ci sia di GGG nell’amore dei giovani per Papa Francesco non starò a dirlo, se no Loris Zanatta s’incazza. Non serve la fantasia per spiegare perché il GGG faccia sognare questi figli di padri preoccupanti (“con un esistere da nani / e nella mente sogni giganti”, come cantava il Poeta), fratelli minori di quarantenni entusiasti ma passabilmente inconcludenti. Meglio un gigante gentile che ci porti via. Nel romanzo, il GGG e Sofia decidono di liberare il mondo dai giganti cattivi con l’aiuto della Regina d’Inghilterra. Non è meraviglioso? Però, siccome le fiabe non esistono, nel nostro paese il GGG non c’è. Da noi al massimo arriva Mario Orfeo.

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