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Ad Amici era meglio quel bullo di Morgan che Saviano

Maurizio Crippa

Il cantante via dal talent show di Maria De Filippi dove arriva, come un prof giovane adulto, l'uomo che scarta la Achmatova come fosse un bacio Perugina

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Gramellini c’insegna, e come c’insegna Gramellini, diciamolo, non c’insegna nessuno. Persino un po’ pedante, come un prof del liceo all’ora buca, che si preferirebbe un caffè. Però l’ha sistemato, Morgan. Morgan rimasto senza Amici. O meglio l’ha difeso e l’ha sistemato insieme, perché così si fa, se sei un giornalone. E se invece sei soltanto Morgan, che sei un grande artigiano della musica e un maestro spettinato dei talent show, non è che puoi andare ad Amici (hai firmato un contratto, no?), che è la tv dei ragazzi musicali industriali, e pretendere di averla vinta. Con i ragazzi. E con Maria. Perché lì c’è la Maria, la De Filippi, che sta alla tv giovanilista generalista come Grillo sta alla politica. Come colei che regna e forgia, la regina del populismo musical-didattico. Però poi. Morgan sarà pure Morgan, e conosco qualcuno che l’ha sentito in concerto per quattro ore di fila, e magari sarà pure un rompicoglioni. Ma se la Maria, ad Amici, al posto di Morgan, chiama Saviano, Roberto Saviano. Saviano che arriva come un prof giovane adulto “per misurarmi con un pubblico molto giovane che non è facile intercettare in tv e che intercetto sul web”. Saviano che scarta la Achmatova (la cultura ha da essere alta) come fosse un bacio Perugina, “ho smesso di sorridere”, per parlare del dramma del bullismo. Beh, allora in tv era meglio tenersi quel bullo di Morgan. Che almeno i baci Perugina non li mangia. O anche, diciamolo dal cuore, quel prof di Gramellini.

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