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Viva il gran Balassone, and enjoy il Fatto Casalino

Maurizio Crippa

Se il Fatto raccomanda la lettura del Foglio (vedi Cundari e il gran pezzo sulla casta) 

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Trovare questa sul Fatto (recuperata ieri sul blog) è notevole, no? “L’armata anticasta, affollata di entusiasti, incazzati, disperati e furboni (raccomandiamo la lettura del Cundari di ieri su Il Foglio), divora ogni giorno i pizzini che il lumpen giornalismo gli sventola davanti al click”. L’ha scritto Stefano Balassone, che per chi si ricorda era il vice di Angelo Guglielmi alla Raitre “di Guglielmi”, quella che una televisione diversa la inventò davvero, e poi ha scritto alcuni bei libri. Commenta la televisione per il Fatto, e può darsi ci prendesse un po’ per il culo, noi e Cundari. Ma Balassone è Balassone, mica Casalino, e il resto del suo articolo, in cui fa evaporare le bollicine superflue dalla puntata di “Report” sulla Coca-Cola di domenica, somiglia di più a una presa per il culo del giornalismo anticastale e del modello politico-informativo dei Beppe Grillo (citato) e Rocco Casalino. Poiché ognuno ha un passato, ricorda che la sua Raitre inventò “Di Tasca nostra”, un programma informativo davvero, che non aveva paura di “mostrare le etichette”. Da allora, dice Balassone, “e sono decenni, abbiamo avuto tsunami di denunce generali e generiche, fino alle scie chimiche, ai ‘vaffa day e al ‘tutti – proprio tutti – a casa’, che – proprio come la Coca-Cola – ti danno il rutto liberatorio e il calore della appartenenza ‘contro’, mentre ti intrappolano nel consumo ripetitivo del luogo comune”. Prendete nota, and enjoy il Fatto Casalino.

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