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Di benedizioni, gasdotti e giudici a Berlino e a Frosinone

Maurizio Crippa

Il buonsenso del Consiglio di Stato, con le due sentenze su Tap e le benedizioni a scuola 

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Dopo un weekend che ci ha resi più europei e sorridenti, fors’anche per merito del libro della presidenta Boldrini, che sarà dibattuto oggi con tanto di Mattarella presente, è bello scoprire che abbiamo un giudice anche a Roma, senza emigrare a Berlino. Il Consiglio di stato, che evidentemente a volte funziona, ha azzeccato due sentenze. La prima, che il gasdotto Tap in Salento, che porterà in Italia il gas dell’Azerbaigian, non nuoce gravemente alla salute e dunque si può fare. In Salento avevano organizzato persino feste e pic-nic davanti al cantiere chiuso, ma tant’è: mangeranno lo stesso col plaid sull’erbetta, tanto la puzza non si sente mica. La seconda, che le benedizioni del prete a scuola si possono dare, non nuocciono gravemente alla laicità, come pretendeva una scuola di Bologna. Ovviamente se impartite fuori dall’orario di lezione e facoltative: insomma “non diversamente da altre attività parascolastiche”, tipo i corsi vegan. Non è che il Consiglio di stato abbia fatto dei miracoli, sono sentenze di normale buonsenso. Il non-senso, semmai, è che qualcuno abbia voluto trascinare al massimo grado di giudizio questioni così evidenti. Ma siccome Roma è Roma, ma il Lazio è grande, a Frosinone il Tar ha stabilito non è più illegale offrire link per vedere i film in streaming, persino se c’è della pubblicità: basta dimostrare che lo si fa senza fini di lucro. Insomma per cinefilìa. E dopo un bel weekend europeo, ecco che però ti becchi un giudice a Frosinone.

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