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Intrusi e rottamandi

Maurizio Crippa

Quei segnali che vanno in direzione di quella zona grigia che sta tra la delinquenza e la critica musicale

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Non è poi vero che niente si muova, nel paese. Qualcuno ad esempio sta cercando di rottamare la più vetusta casta canzonara del mondo. Lo fa, diciamolo, usando metodi da scassinatore che manco Max D’Alema con il fu Pd, e questo non è bello, va condannato. Ma intanto i segnali vanno in direzione di quella zona grigia che sta tra la delinquenza e la critica musicale. Mica sempre così distanti, come insegna Bello FiGo. Segnali che vengono dalla Lombardia, manco a dirlo. Claudia Mori non dorme più, “ho un po’ di paura”. Adriano è stato “costretto a rendere noti fatti gravi che si stanno verificando nella mia abitazione di Galbiate”, che pure è controllata “da guardie armate notte e giorno”. C’è una banda che salta il cancello, entra nel parco, si spinge a un passo dalla casa e poi fugge. A quale minaccioso scopo, boh. A casa di Roby Facchinetti dei Pooh, a Bergamo, un ladro è entrato davvero, e ha percosso suo genero, Yuri. Segnali inquietanti, ma non vorremmo c’entrasse davvero la musica. Fortuna che a difendere l’arte c’è Dj Francesco, che ha postato una sua recensione dei fattacci: “Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo! SE LO STATO NON MI DIFENDE LO FARÒ DA SOLO”. Il paese cambia musica, sempre in meglio.

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