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Un convinto applauso ai medici di Nola e ai loro plaid

Maurizio Crippa

I medici hanno risposto, con dignità da applauso: “Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza”

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Un medico molto bravo, di cui non farò il nome, che lavora in un ospedale di cui ometto il titolo, in una città che non citerò, è tornata (è una signora) dopo qualche giorno di ferie al suo reparto, giorni fa. Ed è rimasta basìta, ma soprattutto era furibonda, quando ha scoperto che – causa imprevedibile ma eccezionale picco influenzale, con pazienti d’ogni età costretti a rivolgersi al pronto soccorso, i dirigenti del nosocomio avevano smantellato il suo reparto ad alta specializzazione per far posto ad asmatici, starnutenti e infartuati da influenza vari. Avevano mescolato pure gli infermieri ad altissima specializzazione. Un disastro clinico per curare un caos sanitario.

 

Però, a Nola, la foto dei medici che curano pazienti per terra, sdraiati sui plaid, ha scatenato l’indignazione social (e politica, che è peggio) di un mare di imbecilli. I medici hanno risposto, con dignità da applauso: “Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza”. Tre dirigenti sono stati sospesi. La prossima volta che avete l’influenza, chiamate Grillo.

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