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Ma che porteranno i Re Magi al porno parroco?

Maurizio Crippa

Pare che don Andrea abbia avuto relazioni carnali con sette donne (parrocchiane), che le abbia indotte alla prostituzione

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Ci sono degli scandali che ormai non fanno nemmeno più notizia. O meglio: se chiedete a un catto-conservatore, vi dirà che è perché i giornaloni che menavano Ratzinger adesso proteggono Bergoglio. Ma se guardate con un po’ di senso critico o almeno dello spettacolo – perché lo spettacolo vale – vedrete che la faccenda è che certi scandali non fanno più notizia davvero. Come le storie di corna nella grassa provincia veneta nei film degli anni Sessanta. Però, la storia di don Andrea, parroco di San Lazzaro a Padova, ha effettivamente qualcosa di istruttivo, seppure, vedremo, non di scandaloso. Insomma pare (pare proprio, eh) che don Andrea abbia avuto relazioni carnali con sette donne (parrocchiane), che le abbia indotte alla prostituzione, le usasse (o costringesse) per girare video hard, che tenesse agende hot, facesse shopping nei sexy shop. Tralasceremo che il dinamico prevosto è un ex avvocato arrivato tardi al sacerdozio: perché sarebbe un’arma a tutti quelli che rivogliono i seminari per fanciullini. Ma tutta la faccenda non sarebbe nulla, se non fosse che il suo predecessore l’avevano cacciato perché aveva un figlio, e che lì in zona ce n’era un altro che rubava alla Caritas l’eredità di un farmacista. Be’, darete la colpa alla scristianizzazione? Darete la colpa allo spirito dei tempi? Darete la colpa al Veneto? Non saprei. Di sicuro, le parrocchie venete sono più accoglienti dei centri tipo Conetta. Oggi magari arrivano anche i Magi. Con i regali del sexy shop.

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