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C’è luna nera a Roma, pure Hawking se la fa sotto

Maurizio Crippa
Questa notte sarà notte di luna nera, e benché si tratti di un fenomeno astronomico noto e studiato, si verifica ogni 32 mesi, gli apocalittici e disintegrati di mezzo mondo, tipo quelli del sito Signs Of The End Times, garantiscono che è un buio segno della prossima fine del mondo.
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Questa notte sarà notte di luna nera, e benché si tratti di un fenomeno astronomico noto e studiato, si verifica ogni 32 mesi, gli apocalittici e disintegrati di mezzo mondo, tipo quelli del sito Signs Of The End Times, garantiscono che è un buio segno della prossima fine del mondo. I superstiziosi già si strizzano gli asteroidi, e pure il nostro caro premier non sta più tanto sereno. Del resto, dopo che CDB ha vaticinato un’imminente crisi epocale che metterà a rischio la sopravvivenza stessa delle democrazie, che Renzi vinca il referendum oppure no, tutto è possibile. Ci salveranno gli alieni, ci salveremo su altri mondi, dove neppure l’audience di Politics sarà più un reato. Ad ogni buon conto, un astrofisico gagliardo come Stephen Hawking e Mr. Facebook, Mark Zuckerberg, credono che su Proxima Centauri b, testé scoperta, possa esserci vita intelligente e preparano investimenti per verificarlo, un dì. Mentre Eon Musk promette di raggiungere Marte in 80 giorni col suo Sistema di Trasporto Interplanetario, biglietto cento dollari, e colonizzarlo con un milione di persone, cose che manco il Cav. Però Hawkins, che è scienziato puro, non un novelist, se la fa un po’ sotto e avverte: “Il contatto con gli alieni potrebbe essere una pessima idea, guardando alla storia dell’umanità, gli incontri tra civiltà avanzate e altre con tecnologie primitive sono sempre stati deleteri per queste ultime”. Torto forse non ha. Pare infatti che voglia tornare a occuparsi di buchi neri. Tipo il comune di Roma.
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