Christo e la sua installazione sul Lago d'Iseo (foto LaPresse)

Pensavate fosse Christo, invece è San Gennaro

Maurizio Crippa
Il Codacons ha perso un’altra occasione per non occuparsi di un argomento che non lo riguarda: le istallazioni d’arte.

Il Codacons ha perso un’altra occasione per non occuparsi di un argomento che non lo riguarda: le istallazioni d’arte. Ha presentato alla Corte dei Conti un’istanza per sapere quanti fondi pubblici vengono spesi per garantire accesso, sicurezza e vigilanza al mitico “Floating Piers” di Christo. Bisogna ammettere che dell’opera d’arte passeggiabile sul lago d’Iseo non s’è capito molto. E’ il sogno di camminare dentro a un’opera d’arte? E’ una sòla? E’ un’opera sacra, che introduce i gitanti al cospetto di una divinità naturale? E’ blasfema, com’è giunto a sostenere qualche super-devoto, argomentando che solo Cristo, senz’acca, può camminare sulle acque? (Però dei buontemponi hanno deciso di organizzare una gita tutti vestiti da Nazareno). Dove ha preso l’artista bulgaro-globale i 15 milioni che pare sia costata?

 

Nemmeno la bella chiacchierata di Michele Masneri con Umberta Gnutti Beretta ha diradato tutte le nebbie. Ci vanno a migliaia, c’è ressa, o fanno testo le foto solitarie postate dagli amici alle sei del mattino? Però, se al Codacons interessa, possiamo assicurare, ma le fonti resteranno segrete, che il miracolo del business c’è stato. Basta fermarsi ai bar lungolago e prima o poi si materializza un barista-passeur, munito di pass, che per 40 euri a equipaggio vi by-passa code, ingorghi, controlli, parcheggi. E la passerella è vostra. Credevate che il miracolo del pil sul lago d’Iseo fosse Christo che cammina sulle acque, e invece, come a Napoli, è san Gennaro che aiuta ad arrangiarsi.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"