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Satira Nazarena

Maurizio Crippa
Siccome si ride sempre a squadre e “you’ll never laugh alone”, per parafrasare i tifosi del Liverpool, siamo lieti di annunciarvi che la satira non è morta finché loro vivono. “Loro”, sono quelli de’ destra.
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Siccome si ride sempre a squadre e “you’ll never laugh alone”, per parafrasare i tifosi del Liverpool, siamo lieti di annunciarvi che la satira non è morta finché loro vivono. “Loro”, sono quelli de’ destra. La temuta sparizione dei comici de’ sinistra, stramazzati per mancanza di Cav. – o perché il Cav. li aveva sorpassati nel ridicolo per conto suo, doppiati come fanno le Mercedes con le Ferrari (rosse) – era largamente infondata. E’ bastato che sbucassero i manifesti di Giorgia Meloni, e la desaparecida Sabina Guzzanti ha ritrovato la vena dei giorni migliori contro il suo bersaglio preferito.

 

Gira sul web la sua simpatetica caricatura: “Il primo sindaco coatto, donna e pure incinta”. “Ma se io so’ de destra, chi devo votà? Devi votà ammé! Guardame nell’occhi: devi votà ammé!”. Certo, gli slogan della Sorella d’Italia si offrono da soli, come pecore al macello: “La politica seria prima studia la fattibilità delle cose e poi le propone”. Così sui social è tutto un rincorrersi di slogan-calembour: “La macchina nera d’estate diventa un forno”. Non era così facile da quando erano spariti i mitici 6x4 di Forza Italia (uno per la leggenda: “Italia, Forza” vs “Inculo, Vaffa”). Ma la vera domanda oggi è: tutta questa rediviva satira de’ sinistra contro la Meloni, alla fine chi vota: Marchini del Nazareno?

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