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I funerali in chiesa di Gelli, iscritto alla loggia Penitenza2

Maurizio Crippa
Ti pareva che non saltasse fuori qualcuno a lamentarsi per il fatto che Licio Gelli, il fu Gran maestro della massoneria, ha ricevuto i funerali religiosi.
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Ti pareva che non saltasse fuori qualcuno a lamentarsi per il fatto che Licio Gelli, il fu Gran maestro della massoneria, ha ricevuto i funerali religiosi. E pazienza se ha dirlo è Mina Welby, ché suo marito Piergiorgio invece non li ebbe (e qui personalmente si era di quelli che invece li avrebbero voluti) e adesso si lamenta – non so quanto giustamente – che li ha avuti, i funerali in chiesa, persino il Casamonica. Sono piuttosto gli altri, a lasciare un po’ così, perplessi. Quelli che insistono sul fatto che il Gran Maestro era massone, e perciò scomunicato. E giustamente citano la Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della fede, Quaesitum est si chiama, redatta quando Papa era Giovanni Paolo II e l’ex Sant’Uffizio lo reggeva Ratzinger, che ribadisce la proibizione di iscrizione, pena la somministrazione “medicinale” della scomunica. Ma il punto è, ora che è morto, che ne sanno loro, al cospetto di Dominiddio, se Gelli si fosse pentito, e regolarmente confessato e comunicato, come ha detto il suo confessore, e morto in grazia, come ogni buon peccatore? E se si fosse iscritto, alla fine, alla loggia Penitenza2? E poi, diciamola: è mai esistita davvero, la P2? Comunque sia, il funerale l’hanno celebrato a Pistoia, nella chiesa della Misericordia. E’ il Giubileo, bellezza.
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