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Il prepotente ritorno dell’amore e la scelta di Emiliano

Maurizio Crippa
Sarà che già sentiamo sulla pelle l’arrivo di Flegetonte, e si risveglia il demone meridiano e s’infuocano i bollenti spiriti pure a chi avrebbe pensieri più istituzionali da curare. Saranno tutti quei profili arcobaleno sui social, che ci parlano di chi per prova intenda amore. Sarà quel tuìt galeo
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Sarà che già sentiamo sulla pelle l’arrivo di Flegetonte, e si risveglia il demone meridiano e s’infuocano i bollenti spiriti pure a chi avrebbe pensieri più istituzionali da curare. Saranno tutti quei profili arcobaleno sui social, che ci parlano di chi per prova intenda amore. Sarà quel tuìt galeotto di Obama, #LoveWins, che ti ronza nella testa come un volta sapevano fare soltanto i dischi per l’estate. Ma non è solo un’impressione, è un fatto, che ci sia un prepotente ritorno dei sentimenti in una politica altrimenti arida come una masseria del Salento. E nel giorno in cui ribolle il sangue contro quegli arcigni che non vogliono concedere al Cav. di fare quel che vuole del suo argent de poche e delle ragazze. Nel giorno che però il Battisti impunito usa i sentimenti per farla franca in Brasile (e c’ha preso un alberoniano innamoramento-amore per Antonio Padellaro, a leggere quel che ha scritto di lui e della sinistra). Insomma in questo giorno il cuore batte impazzito per Michele Emiliano, che ha scelto di nominare addetta stampa la sua attuale compagna, e a quei morbosi dei grillini che l’hanno bollato di scelta inopportuna ha risposto come un amante rusticano: “I sentimenti nascono e muoiono in modo imprevedibile e la polemica politica non dovrebbe prendere di mira i sentimenti”. Bravo. Governa come sai amare, e ti seguiremo. E poi, siccome quei sentimenti non sono “caratterizzati da vincoli giuridico-patrimoniali”, che male c’è? E’ l’amore, mica la famiglia.
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