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Riscaldare il pianeta, col forno a legna di Bergoglio

Maurizio Crippa
Dato per scontato che non sarà poi così vero che Francesco è “infuriato” per i soldi spesi dal Vaticano per il padiglione dell’Expo
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Dato per scontato che non sarà poi così vero che Francesco è “infuriato” per i soldi spesi dal Vaticano per il padiglione dell’Expo, ma dato per scontato pure che, fosse stato per lui, al posto del padiglione avrebbe messo su un forno a legna per sfornare pizze gratis per i poveri del pianeta per sei mesi, resta che il 1° maggio Bergoglio si collegherà in diretta all’inaugurazione per “ribadire il coinvolgimento della chiesa nei confronti dei temi evocati” dall’Expo che vuole alimentare il pianeta. Ma la notizia più interessante, per rimanere al tema caldo di quel che pensano i cristiani del futuro del pianeta e di chi ci vive sopra, è la petizione presentata in vista di un incontro della pontificia Accademia delle scienze sul clima da due organizzazioni di scienziati e teologi americani, la Cornwall Alliance for the Stewardship of Creation e l’Heartland Institute (evangelici, va detto, ma chi siamo noi per giudicare?) per ammonire il Papa sui contenuti della sua annunciata enciclica ecologica: “Santità, mentre i leader mondiali riflettono su un accordo sul clima, molti guardano a Lei per una guida”. Il senso è che il riscaldamento globale è una bufala, e non è saggio “adottare politiche che richiedano una riduzione dell’uso di combustibile fossile”, poiché ciò manterrebbe nella povertà centinaia di milioni di esseri umani. “Ci appelliamo a Lei affinché consigli ai leader del mondo” di rigettare la bufala. Il forno a legna, o anche a carbone, e via andare. Ad maiorem gloriam Dei.
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