Occhio a come il Cnel premia i suoi dirigenti
Il Cnel non gradisce i “tagli lineari” alla spesa, gli “aumenti lineari” di stipendio sì
Per dare l’esempio, i dirigenti di prima e seconda fascia del Cnel si sono appena attribuiti una “retribuzione di risultato”, ovvero un premio di produttività, da 12.760 euro (prima fascia) e da 22.847 euro (seconda fascia). Uguale per tutti, così come nel 2010 e nel 2011: a Villa Lubin la produttività aumenta in blocco e tutti gli anni. La gratificazione salariale liquidata a ottobre riguarda – come si evince dal sito – Michele Dau, Angela Belli, Elisabetta Bettini, Mariano Michele Bonaccorso, Maria Concetta Corinto, Angela Flagiello, Stefano Sepe e Larissa Venturi. La decisione non è passata attraverso l’Assemblea del Cnel; il presidente, Antonio Marzano, ne ha potuto solo prendere atto. Curioso che il Cnel, a differenza di altri enti pubblici, non abbia un Organismo indipendente di valutazione (Oiv) della performance.
Perciò il premio di produttività è stabilito con un accordo siglato tra i dirigenti e i loro rappresentanti sindacali, accordo poi trasmesso al segretario generale, Franco Massi. I dirigenti di seconda fascia hanno dunque autocertificato la bontà del loro lavoro, garantendo in questo modo che anche i dirigenti di prima fascia potessero fare altrettanto. Alla faccia di spending review e "responsabilizzazione dei dirigenti".