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Le magnifiche coppie. Registi e attori che allieteranno il nostro 2021

Mariarosa Mancuso

Jennifer Lawrence e Leonardo DiCaprio, Pablo Larraín e Kristen Stewart, solo per fare qualche esempio: IndieWire elenca 31 tandem del cinema che renderanno quest'anno più interessante

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Stanno arrivando. Insomma, non proprio. Però ci sono, in qualche punto che va dalla post-produzione al film pronto per uscire nelle sale. Quando in Italia si decideranno a riaprirle (o quando il mondo del cinema protesterà almeno quanto protestano i maestri di sci; in caso contrario, viene l’atroce dubbio che non servano incassi & spettatori per far girare la macchina del cinema italiano). C’è ancora l’incognita Stati Uniti, ma sarebbe bello farsi trovare pronti. IndieWire elenca 31 magnifiche coppie regista-attori che allieteranno il nostro 2021 (però, se non è chiedere troppo, servirebbero anche gli aperitivi da farsi all’ora dell’aperitivo, il cinema chiama le chiacchiere).

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Stanno arrivando. Insomma, non proprio. Però ci sono, in qualche punto che va dalla post-produzione al film pronto per uscire nelle sale. Quando in Italia si decideranno a riaprirle (o quando il mondo del cinema protesterà almeno quanto protestano i maestri di sci; in caso contrario, viene l’atroce dubbio che non servano incassi & spettatori per far girare la macchina del cinema italiano). C’è ancora l’incognita Stati Uniti, ma sarebbe bello farsi trovare pronti. IndieWire elenca 31 magnifiche coppie regista-attori che allieteranno il nostro 2021 (però, se non è chiedere troppo, servirebbero anche gli aperitivi da farsi all’ora dell’aperitivo, il cinema chiama le chiacchiere).

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Jennifer Lawrence e Leonardo DiCaprio saranno nel prossimo film di Adam McKay, regista di “La grande scommessa” e “Vice”, su Dick Cheney. Bravura azzoppata dall’ideologia, si spera che nel prossimo – “Don’t Look Up” – il difetto si senta meno. Lo vendono come una commedia, ma un meteorite incombe sulla Terra, qualche rischio di lezioncina rimane. Dopo la quarta stagione di “The Crown” (con sfrontata audacia, vista la bravura di Emma Corrin nella parte di Diana) il cileno Pablo Larraín ha arruolato Kristen Stewart per il suo film “Spencer”.

 

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Non una biografia, in scena ci sarà solo un finesettimana a Sandringham. Speriamo nei costumi, “Jackie” era assai carente, Olivia Wilde (la bravissima regista di “Booksmart”, ammazzato dal titolo italiano “La rivincita delle sfigate”) dirige Florence Pugh in “Don’t Worry, Darling”. Se il nome dell’attrice non vi dice nulla, era una perfida “Lady Macbeth” nel film di William Oldroyd, e la frivola e capricciosa Amy March (ma son doti che a volte pagano) nelle “Piccole donne” di Greta Gerwig. Sarà una casalinga anni 50, in una comunità sperimentale, con il dubbio che non tutto stia andando per il verso giusto. Altra coppia inedita e originale: Maggie Gyllenhaal dirige Olivia Colman in “Storia della bambina perduta”. Di Elena Ferrante, of course.

 

La saga dei nostri tempi che farà accorrere al cinema i lettori appassionati. Più che appassionati. Gente che non usa neanche più il verbo “leggere”. Usa il verbo “inhale” – vuol dire “aspirare”, quel che Bill Clinton nega di aver fatto quando fumava spinelli. Un passo indietro noi lo faremo, fede e culto sono decisamente estranei alla nostra idea di cinema. Si dividono due celebri coppie, almeno per un po’. Lana Wachowski farà “Matrix 4”: Carrie-Ann Moss che ruba la scena a Keanu Reeves, partito per altre saghe. Joel Coen senza Ethan farà “The Tragedy of Macbeth”, con Frances McDormand e Denzel Washington. Paul Thomas Anderson è finalmente tornato sul set, come attore per “Soggy Bottom” ha scelto Bradley Cooper, reduce dal successo di “A Star is Born”. Timothée Chalamet sarà in “Dune” di Denis Villeneuve. Questi sono soltanto una manciata, il seguito alla prossima puntata.

 

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