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Ah, non era Sacha Baron Cohen il vichingo che ha assaltato il Congresso?

Mariarosa Mancuso

Un po’ di pop ha contagiato anche i buzzurri, compreso Jake Angeli detto lo Sciamano, uno degli invasori di Capitol Hill

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L’ha rifatto. E’ stato il primo pensiero, vedendo l’uomo a petto nudo, variamente istoriato. La pelliccia con le corna da vichingo. La faccia dipinta a stelle e strisce. L’ha rifatto. E’ Sacha Baron Cohen, di nuovo infiltrato nell’ultradestra che imparava il coro “butta l’ebreo nel pozzo” e voleva contagiare i liberal americani con il virus cinese. Bel travestimento. Ora si leva le corna e li sputtana tutti, gli anticomplottisti convinti di essere furbissimi: “A loro non la si fa”. Macché.

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L’ha rifatto. E’ stato il primo pensiero, vedendo l’uomo a petto nudo, variamente istoriato. La pelliccia con le corna da vichingo. La faccia dipinta a stelle e strisce. L’ha rifatto. E’ Sacha Baron Cohen, di nuovo infiltrato nell’ultradestra che imparava il coro “butta l’ebreo nel pozzo” e voleva contagiare i liberal americani con il virus cinese. Bel travestimento. Ora si leva le corna e li sputtana tutti, gli anticomplottisti convinti di essere furbissimi: “A loro non la si fa”. Macché.

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Sacha Baron Cohen se ne stava in tutto il suo splendore sulla copertina di Variety. Con il solo nome a caratteri cubitali, Sacha. All’interno, un’intervista dove racconta di aver resuscitato Borat (il finto cronista kazako che anche in Kazakistan cominciano ad apprezzare, sfruttandolo per la promozione turistica) perché la democrazia americana era in pericolo. Siamo sempre un po’ diffidenti, davanti ai proclami dei comici. Stavolta aveva ragione. Non era Sacha Baron Cohen. Neanche Diego Abatantuono che vestito da Attila incita i “bàbbari, figli del dio Odino” a muovere contro Roma (sono quattro gatti in mutande di pelle e gilet di pelliccia). Neanche uno dei Village Voice, mai notato prima (per il suggerimento, geniale e tempestivo, ringraziamo Saverio Raimondo).

 

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Era Jake Angeli detto lo Sciamano, riferiscono i cronisti: così combinato vuole sgominare la banda di pedofili che tiene gli Stati Uniti in scacco, impedendo al suo beniamino Donald Trump di ri-vincere le elezioni. Sacha Baron Cohen avrà un bel daffare, la prossima volta. Si son viste sventolare bandiere confederate, e ancora ci chiediamo cosa ci facesse tra gli invasori a Capitol Hill uno con la mascherina (a che serve? Trump ha sconfitto anche il Covid). Magnifico anche l’altro vichingo, più addomesticato in berretto e giaccone. Se n’è andato via con un leggìo sottobraccio, evidentemente convinto che il medaglione sia d’oro zecchino. Dai tempi del banjo in “Un tranquillo week end di paura” – torturavano cittadini che si erano spinti nell’America profonda – un po’ di pop ha contagiato anche i buzzurri.

 

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