Il presidente delle Conferenze episcopali africane, Fridolin Ambongo, insieme a Papa Francesco

Il messaggio al Papa

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Con una lunga lettera al Pontefice, il presidente delle Conferenze episcopali africane, Fridolin Ambongo, chiarisce che in tutto il continente non sarà applicata la Dichiarazione Fiducia supplicans. I motivi, oltre che culturali, sono anche di linguaggio

Con una lunga lettera anticipata al Papa – cui si ribadisce fedeltà (e già questa precisazione fa capire la gravità del momento) e al cardinale Fernández (che ne hanno approvato il contenuto), il presidente delle Conferenze episcopali africane, il cardinale Fridolin Ambongo, chiarisce che in tutto il continente non sarà data applicazione alla Dichiarazione Fiducia supplicans. Un testo che, scrive Ambongo, arcivescovo di Kinshasa, ha creato “un’onda d’urto” e molte incomprensioni tra i fedeli laici, i sacerdoti e gli stessi vescovi.

Le ragioni sono culturali (“preoccupazione per la potenziale confusione e scandalo all’interno della comunità ecclesiale”), ma non solo: se infatti viene osservato che non c’è alcun problema ad accogliere le persone omosessuali, si sottolinea che “le unioni omosessuali sono contrarie alla volontà di Dio e quindi non possono ricevere la benedizione della Chiesa”. Il linguaggio della Dichiarazione, si legge ancora nella lettera, “rimane troppo sottile per essere compreso dalle persone semplici”. È la prima volta che tutte le conferenze episcopali di un intero continente fanno sapere che non daranno attuazione a un documento approvato dal Pontefice.