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Mordere il Clásico. Il ritorno in campo di Luis Suárez

Questo weekend, scontati i quattro mesi di squalifica per il morso a Giorgio Chiellini durante Italia-Uruguay al Mondiale, tornerà in campo Luis Suárez.

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Questo weekend, scontati i quattro mesi di squalifica per il morso a Giorgio Chiellini durante Italia-Uruguay al Mondiale, tornerà in campo Luis Suárez. Come in una trama perfetta, lo farà nella partita dell'anno, quel Real Madrid-Barcellona che da qualche tempo è l'appuntamento calcistico imperdibile della stagione europea. Lo farà con la maglia blaugrana che tanto desiderava indossare fin dai tempi in cui ragazzino segnava e menava sui campi di Montevideo. E poiché il marketing vuole sempre la sua parte, è in uscita una sua autobiografia di cui lo stesso Suárez ha parlato in una bella intervista al Guardian.

 

La cosa intrigante di Suárez è che, nonostante adesso giochi per la squadra più politicamente corretta del mondo, e nonostante siano riusciti a fargli chiedere scusa in tutti i modi dopo il morso a Chiellini in Brasile, lui tende a dire quello che pensa veramente su tutto, per cui parlando del morso spiega che ogni giocatore ha il suo modo di difendersi, e che quello è il suo, si rifiuta di scendere nei particolari di come è uscito dal periodo di difficoltà di questi mesi, ripete che non ci siano prove del fatto che quando giocava al Liverpool abbia insultato il francese del Manchester United Evra perché nero, e aggiunge che comunque "negro" il Uruguay si dice e non è un insulto. A un certo punto dell'intervista si rompe anche le palle e se ne va dicendo al suo agente che "è la 38.000ma volta che mi chiedono del morso, questa è l'ultima…".

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A giugno avevo provato a descrivere la "normalità cannibale" di questo giocatore fenomenale che ha intrigato anche l'Elefantino e attirato le lodi di Pasquale Bruno, che di colpi proibiti in campo se ne intende. La sua storia, meravigliosamente raccontata in questo lungo pezzo di Espn, è una di quelle da manuale del calcio, bella da conoscere per capirlo davvero.

 

Nonostante l'indignazione di molti e il ditino alzato di tanti, Suárez torna in campo, finalmente. E in questo calcio in cui anche i fenomeni sembrano un po' più appannati di qualche anno fa, ce n'è decisamente bisogno.

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