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I giornali e la verità sull'allarme nucleare

Il giornalismo è veramente meraviglioso.

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Il giornalismo è veramente meraviglioso. Per capirlo basta guardare le aperture dei siti dei giornali italiani e confrontarle con quelle dei giornali stranieri. Ferma restando la gravità (e l'incertezza) della situazione in Giappone, è impressionante vedere il contegno degli anglosassoni e il panico degli italiani. Non è solo una questione antropologica, ma anche di come si fa giornalismo.

 

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Così se per il Corriere della Sera è (a 4 colonne) "Nuova scossa, paura atomica - Da radiazioni possibili danni a salute".

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Per Repubblica è (a tutta pagina) "Emergenza Fukushima, terrore in Giappone".

 

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Il New York Times spiega (con una foto di media grandezza) che i tecnici "cercano di riprendere il controllo dopo le esplosioni e il fuoco all'impianto giapponese".

 

 

 

 

 

Il Guardian ci riporta semplicemente che "l'impianto giapponese è colpito dal fuoco".

 

 

 

 

Il Wall Street Journal scrive che "il Giappone è alle prese con un rischio nucleare", ma aggiunge che "le condizioni dell'impianto danneggiato sono stabili".

 

 

 

 

Il Washington Post, infine, ci spiega che "dopo la terza esplosione il livello delle radiazioni è salito, per poi scendere".

 

 

 

 

 

Quindi? Di sicuro c'è che qualcosa di grave sta succedendo, le sfumature più o meno urlate e più o meno disperate sono il bello di questo mestiere. Insomma, se volete la verità vera, non cercatela (solo) nei giornali.

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