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"Farà sempre più freddo", dicono all'Ipcc

E se lo dicono loro…

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Leggere certe cose appena giunti in redazione non può che far sorridere: questo articolo sulla Stampa spiega che per i prossimi dieci anni le temperature scenderenno e avremo inverni rigidi e nevosi. Peccato che a dirlo non sia qualche "negazionista" o scettico del global warming, qualche sporco scienziato corrotto dalle multinazionali del petrolio, ma Mojib Latif, professore di fisica climatica all'istituto Leibniz di Scienze marine dell'Università di Kiel in Germania, nonché consulente molto ascoltato dell'Ipcc, l'ntergovernmental Panel on Climate Change dell'Onu, il panel di scienziati i cui rapporti sono la Bibbia di ogni catastrofista che si rispetti. Bene, il professor Latif in una conferenza a Ginevra ha appena raccontato che "c’è da aspettarci almeno un decennio di stasi climatica", con inverni molto freddi, appunto.

Certo, il professore non nega il global warming antropico, ma dettaglia: "Il trend del riscaldamento è di lungo termine e lo osserviamo da decenni. Come si sa, è dovuto alle attività umane e perciò è stato definito antropogenico. Ma esiste anche un altro trend, legato alle fluttuazioni di breve termine, decennio dopo decennio, generato da cause naturali. Ho concentrato le analisi su queste variazioni, elaborando una serie di predizioni". Quelle secondo cui, appunto, per almeno dieci anni le temperature scenderanno (ricordiamo, en passant, che è dal 1998 che non aumentano). Naturalmente, e su questo concordiamo pienamente, "anche se ci aspetta una sequenza di inverni freddi, è essenziale non indebolire la lotta contro l’inquinamento", dice lo scienziato dell'Ipcc. Già, ma non eravamo destinati all'apocalisse nel giro di pochi anni?

P.S. Grazie ad Alberto Filippini per la pronta segnalazione dell'articolo

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