Un altro allarme inesistente lanciato dal Corriere
Sempre colpa del clima impazzito?
L'articolo continua, e arriva a parlare di alcune specie esotiche presenti negli ultimi tempi nel nostro paese. Eccoci, ci siamo: sarà colpa della tropicalizzazione dell'Italia, dei cambiamenti climatici. No, a quanto pare. Scrive Mainardi: "C’è, infine, un altro segnale che l’ambiente ci manda: la presenza di tantissime specie esotiche, installatesi perché sfuggite alla cattività o, peggio ancora, perché rilasciate per scopi venatori o di pesca".
Nessun clima impazzito, niente global warming o "segnale d'allarme ambientale". Perché, allora, quel titolo? Perché il messaggio che il titolista collettivo vuol far passare è sempre il solito: allarmismo, paura, panico e senso di colpa per le nostre malefatte che stanno cambiando il clima. La percentuale dei lettori che leggerà l'articolo fino in fondo è immensamente inferiore a quella di chi, guardando distrattamente il titolo, penserà alle catastrofi climatiche che ci privano di usignoli e rondini. In questo modo il titolista collettivo ha raggiunto il suo scopo.