Nuove indagini, vecchi difetti

Massimo Bordin

“Sistemi criminali integrati” è la definizione su AntimafiaDuemila dell’alleanza fra cosa nostra e ’ndrangheta nella indagine dei pm di Reggio Calabria e della Dna. Il copione è già scritto

“Sistemi criminali integrati” è la definizione su AntimafiaDuemila dell’alleanza fra cosa nostra e ’ndrangheta nella indagine dei pm di Reggio Calabria e della Dna. Echeggia una vecchia inchiesta negli anni Novanta degli allora pm Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato. L’inchiesta sosteneva che gli attentati del 1993 erano finalizzati alla nascita della seconda repubblica con l’ascesa a Palazzo Chigi di Silvio Berlusconi. Fu archiviata per assoluta mancanza di prove, con il consenso dei due pm, ma fu poi recuperata da Ingroia che ottenne l’inserimento di quelle carte nel fascicolo del processo sulla cosiddetta “trattativa”. Le nuove acquisizioni, deposizioni di pentiti che modificano il movente dell’eccidio di due carabinieri in Calabria all’inizio del 1994, saranno, come già si vede sul Fatto quotidiano di ieri con l’intervista a Ingroia, valorizzate per riproporre la tesi di un qualche beneficio ricavato da Berlusconi grazie agli attentati, se non addirittura di un qualche ruolo del suo partito. Sarà il finale, il copione è già scritto, di un processo che probabilmente finirà nel nulla ma con roboanti requisitorie che saranno poi trasfuse in libri.