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La "notizia" principale sulla trattativa

Massimo Bordin
Dunque ieri, raccontandovi qui l’udienza del processo sulla “trattativa”, vi si è tenuta nascosta la notizia principale? “Ciancimino agente sotto copertura” è il titolo che campeggiava su un’intera pagina dell’edizione nazionale di Repubblica.
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Dunque ieri, raccontandovi qui l’udienza del processo sulla “trattativa”, vi si è tenuta nascosta la notizia principale? “Ciancimino agente sotto copertura” è il titolo che campeggiava su un’intera pagina dell’edizione nazionale di Repubblica. Nell’articolo Salvo Palazzolo ha scritto: “Mori sintetizza: Vito Ciancimino era una sorta di agente di copertura. Lui stesso aveva proposto di inserirsi per conto dello stato nel sistema illegale degli appalti”. Clamoroso. Il generale lo aveva tenuto nascosto fino a ieri? Ma no. E’ solo una balla, sparata su sei colonne. Ecco il passaggio del memoriale di Mori, letto ieri in aula: Ciancimino “non esitò a proporre all’ufficiale (De Donno, ndr) un piano di lavoro nel quale lui, Ciancimino, per conto dello stato, si sarebbe inserito nel sistema illegale degli appalti al fine di un loro controllo. In pratica una sorta di agente sotto copertura di settore. L’ufficiale prese ovviamente tempo, rimandando ad una eventuale fase successiva questa ipotesi di lavoro che, stante il personaggio proponente, riteneva inattuabile”. Nelle pagine successive “ovviamente” si racconta che la ridicola offerta venne fatta cadere. Il testo è chiaro, un fraintendimento è impossibile, una distrazione impensabile. La “notizia”, peggio che inesistente, falsa. Opinabile invece quello che ha scritto il Fatto a proposito del “mancato sequestro del papello”. La questione è stata affrontata in queste due udienze di ripresa e ieri le dichiarazioni di un teste d’accusa, che è attualmente il capo scorta del pm Di Matteo e aveva evocato la grave omissione,  sono state messe in dubbio da un capitano dei carabinieri e dal giornalista Saverio Lodato.
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