(La Presse)

Barbari foglianti

Genova per noi

Roberto Maroni

Esempio di orgoglio italiano, di nord operoso e che non si arrende. La lezione del sindaco Marco Bucci. Adesso esportare il "modello Genova"

Il nuovo ponte di Genova è un orgoglio tutto italiano. E’ l’industriosa Genova, è la Liguria che non si arrende, è il nord operoso e infaticabile, è l’Italia di cui essere davvero fieri e orgogliosi.

 

A Genova è stato fatto un miracolo. L’impresa Italia ha stupito il mondo, dimostrando che siamo certamente un paese di santi (appunto), poeti e navigatori, ma soprattutto di gente geniale e concreta, che rialza la testa con coraggio e quando vuole sa mettere da parte divisioni e rivalità ed è capace di fare cose che voi umani non potreste immaginarvi.

 

Mi tornano alla mente le parole di una grande interprete dell’orgoglio italiano, Oriana Fallaci, e della sua rabbia contro chi (in Europa e non solo) ci considera poco più che un terreno di conquista: “E’ un’Italia che nonostante tutto esiste. Zittita, ridicolizzata, sbeffeggiata, diffamata, insultata, ma esiste. Quindi guai a chi me la tocca. Guai a chi me la invade, guai a chi me la ruba”.

 

E guai a non mettere a frutto il “modello Genova”, aggiungo io. Che significa semplificare la burocrazia, accelerare i procedimenti autorizzativi, individuare un Rup (Responsabile unico del progetto) davvero unico e responsabile, come è stato l’ottimo sindaco di Genova, Marco Bucci.

 

 

Ecco, il ponte San Giorgio dimostra che in Italia c’è un grande spazio per una Politica con la P maiuscola, in grado di risolvere i problemi con rapidità e di fare a meno delle rabbiose risse quotidiane. Coraggio, ripartire da Genova ci renderà orgogliosi. Stay tuned.

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