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Bandiera Bianca

La scuola italiana ha insegnanti bravi e insegnanti scadenti. Il guaio è non distinguerli

Antonio Gurrado

Il sistema dell'istruzione nel nostro paese fa di tutto per non premiare il merito. Appunti sulle dichiarazioni estemporanee del ministro Valditara

“Non generalizziamo giudizi estemporanei”, ha replicato il ministro Valditara all’ormai celebre famiglia finlandese che se n’è andata da Siracusa poiché avvilita dal basso livello della scuola italiana, coi maestri che strillano e i professori di inglese che non sanno l’inglese. Non è vero, ha replicato il ministro, la scuola italiana ha insegnanti bravi, “docenti e dirigenti di assoluto valore”. Non si avvede, il ministro, che proprio quello è il problema.

 

Nella scuola italiana ci sono insegnanti bravi come ci sono anche quelli che sbroccano davanti alla scolaresca o non conoscono la materia che insegnano, e tuttavia non c’è modo di distinguerli. Quelli bravi guadagnano quanto quelli scadenti, vengono distribuiti a casaccio sul territorio insieme a loro, non ottengono di fatto nessun incentivo che li induca a continuare a essere bravi se non per senso del dovere, perché in Italia il sistema dell’istruzione fa di tutto per non premiare il – com’è che si chiama? Ah, sì, il merito.

 

Quindi: nella scuola italiana ci sono docenti e dirigenti di assoluto valore ma, da qui a dire che lo siano tutti, ce ne corre un bel po’. Non generalizziamo giudizi estemporanei.

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