Un particolare della prima pagina della rivista queer tedesca Siegessaeule

Bandiera bianca

Non c'è più religione. Anche il politicamente scorretto è diventato ipocrita e noioso

Antonio Gurrado

Un tempo ricorreva alla parodia urticante, allo choc espressionistico, alla blasfemia. Ma il caso del barbuto attivista lgbt, consulente dell’Europarlamento, che posa per un rotocalco queer berlinese nei panni della Madonna con Bambino, racconta un'altra storia. Che mette d'accordo anche progressisti e conservatori

Nuove frontiere inesplorate del politicamente corretto. Un barbuto attivista lgbt, consulente dell’Europarlamento, posa per un rotocalco queer berlinese nei panni della Madonna con Bambino; questa smaccata parodia della Natività, spiega in sintesi, è un modo per renderla più inclusiva. Una parlamentare di Forza Italia commenta che “in una corsa sempre più spudorata al politicamente corretto si è arrivati a profanare i simboli della cristianità”.

 

È singolare notare che concordino, di fatto ascrivendo al politicamente corretto la volontà provocatoria. In principio era il contrario: il politicamente corretto era nato onde evitare la minima offesa, rifugiandosi in silenzi più o meno colpevoli o in perifrasi più o meno patetiche. Il politicamente scorretto ricorreva invece alla parodia urticante, allo choc espressionistico, alla blasfemia per épater le bourgeois. Un tempo era politicamente scorretto Massimo Troisi vestito da Madonna, che riceveva una telefonata da un Signore Iddio piuttosto colorito. Oggi un consulente dell’Europarlamento, in posa con velo e bambinello, sortisce l’effetto contrario. Abbiamo dunque con il politicamente corretto quest’altro debito: di avere reso noioso e ipocrita anche il politicamente scorretto.