25 maggio 1954: un gruppo di teddy boy che fumano sigarette (foto di Joseph McKeown / Picture Post / Hulton Archive / Getty Images) 

Bandiera Bianca

Minorenni per sempre

Antonio Gurrado

In Nuova Zelanda è allo studio una legge per vietare, progressivamente, di fumare sigarette. Chissà cosa ne penserebbe Kant

La Nuova Zelanda, terra del futuro. Pare che agli antipodi sia allo studio una legge che impedisca di fumare ai nati dal 2004 in poi. Non nel senso che adesso, avendo meno di diciott’anni, non è consentito loro fumare. Ma nel senso che quest’anno sarà proibito fumare a chi ha meno di diciott’anni, l’anno prossimo a chi ne avrà meno di diciannove, fra due anni a chi ne avrà meno di venti e così via per sempre: nel 2100, dovrebbe essere consentito fumare soltanto a chi avrà più di novantasei anni. Nel giro di un secolo la natura avrà fatto il suo corso e la Nuova Zelanda sarà definitivamente libera dal fumo.

 

 

Pensate se accadesse lo stesso per tutte le cose che di solito si fanno a diciott’anni: se non arriva mai l’età per fumare (fa male), perché dovrebbe arrivare l’età per bere (causa stato di ebbrezza), per guardare un porno (mercifica i corpi), per prendere la patente (si fanno incidenti), per votare (si rischia di perdere e restare delusi)?

 

Kant descriveva l’Illuminismo come l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità; due secoli e mezzo dopo, siamo entrati nell’epoca in cui abbiamo finalmente capito che, per vivere sani, felici e sicuri, bisogna restare per sempre minorenni.

Di più su questi argomenti: