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Bandiera bianca

I consigli banali sono più utili di quel che sembra

Antonio Gurrado

Lavarsi i denti, non mangiare né bere prima di coricarsi. C'è voluta una task force di 59 scienziati per rispondere alla domanda "come far dormire i bambini". Forse non possiamo farne a meno

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Ci son voluti cinquantanove scienziati, leggo sul Guardian, per venire a capo di uno dei più grandi tormenti che da sempre affligge l’umanità: come far dormire i bambini. I cinquantanove esperti – psicologi, medici, dentisti, insegnanti e ipnologi – hanno definito scientificamente una routine infallibile per addormentare anche i pargoli più efferati: lavarsi i denti; leggere un libro; non mangiare né bere prima di coricarsi; evitare l’uso di dispositivi elettronici a ridosso della nanna; concentrare le attività più rilassanti alla fine della giornata; andare a letto sempre alla stessa ora.

 

Sarà che non ho figli ma ingenuamente credevo che, per mandarli a letto sereni, fosse sufficiente far assumere loro orari estremamente irregolari, concentrare a fine giornata le attività più entusiasmanti, approfittarne per un po’ di videogiochi sparatutto fra le lenzuola, accompagnarli fra le braccia di Morfeo al suono della musica punk e lasciarli rotolare per sempre nel proprio sporco. No, davvero, c’era bisogno di una task force di cinquantanove scienziati per sentirsi dire cose così banali? Fatto sta un paio di pagine dopo, sempre sul Guardian, leggo che un pool sanitario ha ammonito Gwyneth Paltrow di non incaponirsi a combattere il Covid con digiuni, cocktail di erbe e saune a infrarossi. Allora mi sono detto che sì, evidentemente c’è bisogno di sentirsi dire cose così banali da una task force di scienziati, e forse cinquantanove non sono sufficienti.

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