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Bandiera Bianca

Anni Venti alla seconda

Antonio Gurrado

C'è senza dubbio un vincitore, nel reportage del Guardian sulle persone che hanno ricreato in casa un ambiente del tutto identico a quello dei decenni passati

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Il Guardian ha pubblicato un ampio reportage sulle persone che vivono nel passato. Non quelli che attendono trepidanti la riesumazione di “Sex & the City” né quelli che si sdilinquiscono per la nuova star di Netflix, Sophia Loren. Proprio quelli che hanno ricreato in casa un ambiente del tutto identico a quello dei decenni passati.

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Il Guardian ha pubblicato un ampio reportage sulle persone che vivono nel passato. Non quelli che attendono trepidanti la riesumazione di “Sex & the City” né quelli che si sdilinquiscono per la nuova star di Netflix, Sophia Loren. Proprio quelli che hanno ricreato in casa un ambiente del tutto identico a quello dei decenni passati.

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C’è la fricchettona quarantenne che si è orgogliosamente allestita il salotto spendendo qualche spicciolo per raccattare dai mercatini arredi dismessi degli anni Settanta, anziché sperperare fortune nei centri commerciali d’oggidì. C’è il cinquantenne scozzese che si è industriato a incorporare l’internet delle cose su cimeli anni Sessanta. La stilista di mezz’età che ha riprodotto fedelmente un focolare domestico dell’America anni Cinquanta nell’Inghilterra contemporanea ma è arrabbiata col marito perché ha voluto la smart tv anziché quella in bianco e nero. La mammina che trova il suo tinello anni Quaranta così rilassante da non cogliere il tono angosciato delle domande dei figli sul perché mai la lavatrice sia nascosta dietro una tendina o il tostapane dentro la credenza. E l’hipster che trova magica l’atmosfera anni Trenta, dalla moda al cibo, ma soprattutto è convinto che gli aspirapolvere d’epoca funzionino meglio, per quanto sia difficile trovarli sul mercato.

 

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Anche se il Guardian non lo dice, i più fortunati sono però quelli che vogliono vivere negli anni Venti, fra i postumi di una pandemia, la minaccia della più grave crisi economica della storia e la prospettiva di una politica sempre più polarizzata che non si fa scrupolo di flirtare con la dittatura. Ci sono già.

   

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