Bandiera Bianca

Vanessa Incontrada nuda e radiosa ci mostra il vero scopo di internet

Antonio Gurrado

Guardare i nudi? Si poteva già prima. E anche andare fieri del proprio corpo così com’era. Ecco a che cosa serve davvero il web

Che internet servisse soprattutto a guardare le donne nude (e anche gli uomini, per carità), l’avevo già capito da tempi non sospetti, quando ancora coi 56k bisognava attendere delle mezz’ore perché si caricasse anche solo la porzione di cielo sopra la testa di una modella, ed era più comodo comprarsi un giornalino nel frattempo. Ma oggi che i tempi sono cambiati e siamo nel web enne punto zero, oggi che la disintermediazione dei nostri desideri e delle nostre proiezioni è cosa fatta, oggi dicevo non riesco ad aprire un social, una chat, un browser senza che riaffiori l’imago di Vanessa Incontrada nuda e radiosa, che mi sorride dalla copertina di Vanity Fair. Mi sono informato e mi hanno detto non trattarsi dell’insurrezione di migliaia di abbonati al magazine che vogliono convincere anche me a comprarlo, no; si tratta di masse che operano da cassa di risonanza al giusto orgoglio con cui l’attrice mostra il proprio corpo nella sua pienezza, pregi e difetti, prendere o lasciare. Per questo tutti la ripostano, la condividono, la diffondo urbi et orbi. Così finalmente ho capito a cosa serve davvero internet, qual è la precipua novità che apporta all’argomento. Guardare i nudi si poteva già prima e, fidatevi, anche andare fieri del proprio corpo così com’era. La vera novità è che internet consente di andare fieri del corpo altrui.

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