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Se rinasco, voglio fare il poliziotto a Padova

Antonio Gurrado

Due fatti di cronaca surreali, ideali per riempire i giornali d’agosto

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Se rinasco, voglio fare il poliziotto a Padova. Ieri le forze dell’ordine della città del Santo sono intervenute nel breve raggio di tre chilometri per tamponare fatti di cronaca surreali, ideali per riempire i giornali d’agosto. All’Arcella la polizia è accorsa a bloccare una parrucchiera che minacciava di rapare a zero una cliente perché si rifiutava di pagarle una tinta di colore sbagliato, arancione anziché biondo. Alla Stanga invece la medesima polizia ha dovuto calmare una cinquantenne che aveva picchiato il marito perché trascorreva troppo tempo su Facebook senza aiutarla con le faccende di casa. A norma di legge la polizia ha dato ragione alla parrucchiera sbadata, che ha rifatto la tinta venendo pagata due volte, e al marito social, in quanto stare su Facebook non è proibito e fare i mestieri non è obbligatorio. Però, però, interessanti sono le motivazioni che hanno portato a questi insani gesti. La cliente arancione aveva scelto una parrucchiera cinese per risparmiare e così, non avendo considerato che chi più spende meglio spende, s’è ritrovata a pagare la tinta manco gliel’avesse fatta Coppola in persona. Quanto alla moglie furibonda, riteneva che a furia di stare su Facebook il marito avesse perso del tutto il contatto con la realtà e si fosse arroccato nell’erronea convinzione che i suoi doveri di uomo e di cittadino passassero da lì anziché dalla vita vera, tanto che per farglielo capire gli ha anche strappato la carta d’identità. Se rinasco, voglio fare il poliziotto a Padova così capisco gli italiani meglio di tutti gli psicologi e i sociologi messi insieme.

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