I gomblotti pugliesi

Luciano Capone
Ricercatrice del Cnr (indagata) ribatte alla caccia alle streghe dei pm e di Emiliano sulla Xylella.

Milano. “Contro l’abbassamento dei dazi sull’olio tunisino deciso dall’Unione europea, da Foggia comincia la guerra pugliese dell’olio”. Con un vocabolario che ricorda la “battaglia del grano” e la retorica autarchica del ventennio, il presidente della Puglia Michele Emiliano ha deciso di spostarsi sul folto fronte sovranista, dove già fanno caciara la Lega di Matteo Salvini e il M5s di Di Maio e Di Battista che accusano gli europarlamentari italiani che hanno votato a favore del provvedimento di essere “traditori” della patria. Ma Emiliano si spinge oltre le colonne d’Ercole del populismo grillin-leghista per navigare nel mare aperto del complottismo, arrivando a sostenere che l’agevolazione a un paese islamico in lotta contro il terrorismo è solo un pretesto: “Nessuno crede alla panzana dell’aiuto alla Tunisia, ma solo all’intento di abbattere l’olivicoltura italiana”. Naturalmente gli autori dell’aggressione sarebbero le “multinazionali dell’agricoltura” che si sentono “ostacolate dalla biodiversità olivicola pugliese”.

 

Preoccupa che le istituzioni parlino in questo modo, soprattutto quando trattano un tema marginale come l’abbassamento dei dazi su una quota di olio ridicola rispetto alla produzione europea, affiancandolo a un’emergenza fitosanitaria serissima come quella della Xylella che rischia realmente di compromettere l’olivicoltura, italiana e mondiale, concentrate interamente nel bacino del Mediterraneo. La cosa più allarmante è che sull’emergenza Xylella, di cui la regione dovrebbe occuparsi seriamente, è tutto fermo dopo il sequestro e lo “sconcertante intervento a gamba tesa” (giudice Vito Savino dixit) della procura di Lecce: la struttura e i laboratori che se ne occupavano sono stati decapitati dall’indagine e nessuno fa campionamenti e monitora l’avanzamento dell’epidemia degli ulivi. Fortunatamente per ora, mentre le istituzioni sono impegnate a fare la guerra alle multinazionali, ci sta pensando il “generale inverno” ad arrestare il batterio, ma la primavera è alle porte. La Xylella non preoccupa neppure la magistratura, anch’essa e prima di Emiliano in trincea contro le multinazionali. La procura di Lecce invece ha messo sotto indagine gli scienziati, ovvero le persone che più di tutti potrebbero dare una mano a risolvere il problema, accusandoli di voler distruggere il paesaggio pugliese per oscuri interessi.

 

[**Video_box_2**]Succede così che mentre le istituzioni, inebriate da tesi dietrologiche e demagogiche, profondono le loro energie (e quelle dei contribuenti) in guerre ai mulini a vento, gli scienziati debbano difendersi dalle accuse parlando di sequenze genetiche in conferenza stampa: Maria Saponari, ricercatrice del Cnr di Bari accusata insieme ad altre nove persone di una lunga sfilza di reati nell’affaire Xylella, ha smontato insieme ai suoi avvocati i principali punti di un impianto accusatorio basato su un’erronea lettura della propria consulenza scientifica. Bastava consultare i dati originali messi a disposizione anziché le “brutte copie” per rendersi conto che non c’è alcun elemento per affermare che in Puglia vi sarebbero altri ceppi di Xylella (il procuratore Cataldo Motta afferma di averne trovati addirittura nove). Sono stati inoltre mostrati evidenti errori nell’elaborazione di alcune mappe che confondono suoli nudi con oliveti ed è stata evidenziata, come segnalato dal Foglio, l’attribuzione all’esperto americano Alexander Purcell di frasi “completamente false” da parte della procura. A elaborare grandi piani di guerra contro le “multinazionali” si rischia di non prestare molta attenzione a fatti e a dettagli che hanno una certa rilevanza.

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali