Francesco Schettino durante il processo a Grosseto (foto LaPresse)

I fatti separati dalle opinioni?

Redazione

L’Italia è la patria del diritto”, ha detto Matteo Renzi l’altro ieri. E viene da chiedersi se sia davvero la patria del diritto il luogo in cui dentro un’aula di tribunale, prima ancora di una sentenza di condanna, ci si possa lasciar andare a commenti buoni forse per una pièce teatrale, per uno sceneggiato televisivo, a favor di telecamera.

L’Italia è la patria del diritto”, ha detto Matteo Renzi l’altro ieri. E viene da chiedersi se sia davvero la patria del diritto il luogo in cui dentro un’aula di tribunale, prima ancora di una sentenza di condanna, ci si possa lasciar andare a commenti buoni forse per una pièce teatrale, per uno sceneggiato televisivo, a favor di telecamera. E’ successo ieri, non a caso durante il processo in corso al cinema Moderno di Grosseto contro Francesco Schettino, l’ex comandante della Costa Concordia naufragata il 13 gennaio 2012 davanti all’isola del Giglio. Il pm Stefano Pizza, per avvalorare le tesi della pubblica accusa (come se ce ne fosse bisogno), ha detto: “Dio abbia pietà di Schettino, perché noi non possiamo averne alcuna”.

 

Nessuna pietas, quindi: una dichiarazione d’intenti inquietante, se la pietà viene intesa qui nel senso della misericordia, ovvero nel senso classico dei doveri nei confronti degli uomini. E poi, il pm Maria Navarro, chiedendo 26 anni per Schettino ha avvertito che la pena “non è esagerata”, e dunque (usa proprio una consecutiva) i pm hanno sollecitato l’arresto dell’ex comandante per “pericolo di fuga”. Il capitano del traghetto Sewol, naufragato in Corea del sud uccidendo 304 persone, quasi tutti studenti, a novembre è stato condannato a 36 anni di prigione. L’accusa aveva chiesto la condanna a morte, ma i giudici hanno ridotto la pena ritenendolo colpevole di negligenza e non di omicidio. Molti commentatori avevano previsto la difficoltà di ottenere un processo “giusto” a causa della mediaticità dell’evento. Dopo la sentenza, i genitori degli studenti morti hanno protestato. Volevano occhio per occhio, hanno ottenuto uno stato di diritto. In Italia?

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