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Renzi pronto alla fiducia sul jobs act: "C'è un disegno per dividere il mondo del lavoro"

Redazione

Il premier, accolto da una contestazione a Brescia, ribadisce che il governo "non mollerà di un centimetro" sulla riforma del lavoro. E sulla possibile scissione nel Pd dice: "Non credo si farà. I militanti non la capirebbero".

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"Il paese vive una finestra di opportunità unica, ne sono profondamente convinto", ha detto stamattina Matteo Renzi intervenendo all'assemblea degli industriali di Brescia. "Non coglierla sarebbe un errore gravissimo per noi e i nostri figli", ha aggiunto il presidente del Consiglio, il quale ha aggiunto che "il sistema Italia ha tutte le condizioni per uscire dalla crisi", ma perché ciò accada occorrono dei cambiamenti: "Chi deve cambiare per primo è la politica", ha spiegato, oppure nessuno si muove più". "Non c'è l'uomo solo al comando, c'è l'Italia che chiede di cambiare per sempre, questo è quello che sta accadendo". "E' stato progettato in queste settimane un disegno per dividere il mondo del lavoro: è una delle idee che ha fermato l'Italia; se abbiamo perso vent'anni e perché c'è chi ha pensato di dividere in due il mondo del lavoro", da una parte gli imprenditori dall'altra i lavoratori. "L'Italia è unica e indivisibile, è l'Italia di chi ama i propri figli", ha aggiunto il premier. Pertanto, ha aggiunto Renzi, se in Italia si vogliono affrontare le tematiche legate al mondo del lavoro lo si deve fare "in modo diverso".

 

Al suo arrivo a Brescia, tuttavia, Renzi è stato contestato da un gruppo di giovani appartenenti ai centri sociali, che hanno lanciato alcuni fumogeni . All'esterno dei cancelli della fabbrica Palazzoli erano presenti anche alcuni operai della Fiom che contestano il jobs act. Dal corteo, caricato due volte dalle forze dell'ordine, sono partiti lanci di fumogeni, uova e anche qualche pietra. dai manifestanti, circa duecento secondo una prima stima, si levano ripetuti slogan contro Matteo Renzi e, in generale, contro le politiche del lavoro. "Vogliono contestare il governo, bene, è un loro diritto, se vogliono contestare lo facciano però senza invadere il campo di gioco dello scontro politico. Se si vuole placcare il governo ci sono tante strade ma senza strumentalizzare i disoccupati e i precari", ha ccommentato Renzi durante il suo intervento in assemblea.

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Prima del suo arrivo a Brescia, Renzi ha rilasciato un'intervista al Tg5, in cui il premier non ha escluso la possibilità di apporre la fiducia durante il voto dei deputati. "Le dinamiche parlamentari le vedremo alla Camera nelle prossime settimane, nei prossimi giorni. Se ci sarà bisogno di mettere la fiducia la metteremo". "L'importante", ha aggiunto Renzi, "è che la fiducia non la perdano quelli che devono creare lavoro in Italia".

 

[**Video_box_2**]Il premier ha ribadito la propria determinazione a portare avanti il jobs acta e ha replicato alle parole del leader della Fiom, Maurizio Landini, secondo cui il governo non rappresenta i lavoratori. "Ho grande rispetto per il sindacato, per tutte le sigle", ha detto Renzi, "ma la mia preoccupazione è di non far fermare il paese dopo che negli ultimi sei anni si sono persi 1 milione di posti di lavoro e in sei mesi abbiamo invertito la rotta". "Il sindacato", ha continuato, "fa il suo mestiere, in bocca al lupo e buon lavoro, noi però andiamo avanti. Il nostro obiettivo non è fare una battaglia politica - prosegue Renzi - noi dobbiamo rimettere in moto l'Italia; non molliamo di un centimetro".

 

Sulle voci su una possibile scissione interna al Partito democratico, poi, Renzi ha tentato di ridimensionare le polemiche: "Credo che la scissione non ci sarà. Chi la minaccia o la ipotizza non si rende conto di quanto non sarebbe capita dai nostri militanti che frequentano le feste dell'Unità".

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