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Germania troppo forte, crolla il Portogallo di Cristiano Ronaldo

4-0 dei tedeschi contro i lusitani che perdono due giocatori per infortunio e restano in 10. Strada in salita per Cristiano Ronaldo e compagni.

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Al quarto d’ora del secondo tempo il ciuffo di Cristiano Ronaldo è disfatto. Si è ammosciato in due ciuffetti minori, un paio di corna al contrario che ne intristiscono il volto teso e affaticato. Non sarà cornuto, ma certamente è mazziato. Come si fa a combinare qualcosa se gli altri 10 in campo con me sono delle sagome cartonate?, sembra chiedersi in continuazione l’attaccante portoghese. I lusitani si sono appena suicidati contro la Germania, Ronaldo colleziona terga degli avversari in barriera su punizione e poco altro.

 

L’arbitro ha indubbiamente aiutato i tedeschi, festeggiati sugli spalti da una Merkel in versione ultrà con giacca impegnativa. Il rigore dubbio, l’espulsione generosa di Pepe (Müller sembrava un attore da fiction tedesca, di quelle con i commissari di polizia protagonisti) e i due infortuni a Coentrao e Almeida non bastano a spiegare il tracollo di una squadra comunque troppo sopravvalutata prima di questo mondiale: arrivati in Brasile grazie a uno spareggio, i portoghesi avevano dimostrato tutti i loro limiti e la CR7-dipendenza nei mesi passati. Le prossime due partite saranno durissime. Il 4-0 dell’esordio è quasi un biglietto di ritorno anticipato per Lisbona. I tedeschi, dal canto loro, non si smentiscono neppure stavolta: inizio scoppiettante, molti gol (di Müller), solidità difensiva, cinismo offensivo e impressione di essere imbattibili. Qualcosa poi, sulla strada della finale, si inceppa quasi sempre.

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