Come cambia la carta stampata americana
Qual è la differenza tra un giornale americano, uno europeo e uno giapponese? Lingue a parte, gli esperti di giornalismo si siffermano sulle fonti di finanziamento. Negli Usa, infatti, la pubblicità arrivava tradizionalmente fino all’80 per cento, contro il 20 per cento delle vendite. In Europa c’era un maggiori equillibrio, pur con vantaggio per la pubblicità: tra il 55 e il 65 per cento, contro il 35-45 delle vendite.
Qual è la differenza tra un giornale americano, uno europeo e uno giapponese? Lingue a parte, gli esperti di giornalismo si siffermano sulle fonti di finanziamento. Negli Usa, infatti, la pubblicità arrivava tradizionalmente fino all’80 per cento, contro il 20 per cento delle vendite. In Europa c’era un maggiori equillibrio, pur con vantaggio per la pubblicità: tra il 55 e il 65 per cento, contro il 35-45 delle vendite. In Giappone, Paese con quotidiani dalle tirature con decine di milioni di copie, gli utili dalle vendite sorpassano invece quelli dalla pubblicità. Era proprio scomettendo su una estensione e radicalizzazione del modello Usa che negli ultimi anni si era diffuso il sogno della stampa gratuita da finanziarsi solo con la pubblicità: sia quella distribuita sui mezzi da trasoportom pubblici, il famoso “modello Metro”, che quella on line.
Ken Doctor, responsabile studio, ritiene dunque che stiamo entrando in un’epoca di “benefici dei lettori”. Ma evidentemente la vendita in edicola o gli abbonamenti di tipo tradizionale non possono venire incontro da soli a questa ricerca di maggiori entrate. Diventerà dunque cruciale il tema dei nuovi contenuti a pagamento via Internet: iPad, abbonamenti digitali, vendita on line di notizie o articoli, cominazioni di abbonamento cartaceo-digitale.