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Come cambiano i profili dei più ricercati dall'Fbi

Fuggitivi d'America

Simona Verrazzo

E’ la lista nera più famosa del mondo, quella dei dieci ricercati più pericolosi stilata dall’Fbi, l’ufficio investigativo della polizia federale statunitense. Era il 14 marzo 1950 quando vide la luce il programma dei Ten Most Wanted Fugitives. La celeberrima lista fu inventata da un personaggio altrettanto mitico: John Edgar Hoover, storico capo dell’Fbi di cui fu direttore dal 1924 al 1972. Una leggenda: si deve a lui la nascita dello sterminato archivio delle impronte digitali (creato nel 1926 e ad oggi è il più grande del mondo).

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E’ la lista nera più famosa del mondo, quella dei dieci ricercati più pericolosi stilata dall’Fbi, l’ufficio investigativo della polizia federale statunitense. Era il 14 marzo 1950 quando vide la luce il programma dei Ten Most Wanted Fugitives.
La celeberrima lista fu inventata da un personaggio altrettanto mitico: John Edgar Hoover, storico capo dell’Fbi di cui fu direttore dal 1924 al 1972. Una leggenda: si deve a lui la nascita dello sterminato archivio delle impronte digitali (creato nel 1926 e ad oggi è il più grande del mondo).

Hoover capì una cosa fondamentale: per catturare i criminali servono i media, la stampa, la tv. L’illuminazione arrivò un anno prima, nel 1949, durante un’intervista rilasciata dallo stesso capo dell’Fbi all’agenzia di stampa International News Service (oggi Upi, United Press International). L’eco di quel servizio fu tale che il 14 marzo 1950 venne presentata la lista così come oggi la conosciamo.

In sessant’anni ne sono passati di personaggi,
specchio dei tempi che cambiano. Cominciando dal presente, in cima alla black list c’è sempre lui: Osama bin Laden, lo sceicco del terrore che sta dietro agli attacchi dell’11 settembre e manovra la rete terroristica islamica di al Qaida. Ma va segnalato un personaggio, inserito nel 2009, tra i dieci più pericolosi: Daniel Andreas San Diego, leader del gruppo animalista “Animal Liberation Brigade”, accusato di aver piazzato due bombe nel 2003 all’interno della multinazionale delle biotecnologie Chiron Corporation, in California.

E se – in tutti questi anni – sono centinaia i criminali iscritti, poche risultano le donne, soltanto otto. La prima fu Ruth Eisemann-Schier, inserita nel 1968 dopo il rapimento dell’ereditiera Barbara Jane Macule. Fu arrestata nel 1969. La più celebre è certamente Angela Davis, attivista comunista per i diritti civili afro-americani, donna di punta delle Pantere Nere (venne inserita nell’agosto 1970). Oggi non è più membro del Partito comunista degli Stati Uniti (Communist Party of the United States of America), ma insegna Storia della coscienza all’Università della California di Santa Cruz.

Tra i ricercati più pericolosi c’è stato anche Andrew Cunanan, serial killer diventato ‘famoso’ per aver ucciso nel luglio del 1997 lo stilista italiano Gianni Versace.
La lista cambia in base ai tempi. Negli ultimi anni è composta soprattutto da terroristi islamici e trafficanti di droga sudamericani.
Non tutti sanno che l’elenco dei Ten Most Wanted Fugitives è legato da ventidue anni anche a una trasmissione della FoxTv: America’s Most Wanted, che proprio lo scorso 6 marzo ha celebrato le 1.000 puntate.

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