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Segnalazione non richiesta alla prima magistrata con il velo

Andrea Mercenaro

Trent’anni, nata in Marocco e ovviamente italiana, Hajar Boudraa diventerà la nostra prima magistrata islamica, porterà il velo in udienza e ci è sembrato, leggendo la bella intervista della Stampa, che si appresti a esercitare con ottime intenzioni il suo prossimo ruolo

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Trent’anni, nata in Marocco e ovviamente italiana, Hajar Boudraa diventerà la nostra prima magistrata islamica, porterà il velo in udienza e ci è sembrato, leggendo la bella intervista che le ha fatto Laura Berlinghieri sulla Stampa, che si appresti a esercitare con ottime intenzioni il suo prossimo ruolo di magistrat* a Verona. La dottoressa Boudraa, velo o non velo,  sostiene le ragazze iraniane che si scotennano contro il regime barbaro, si dichiara a favore della libertà per ciascuno e tanto più per le donne, vale a dire è nemica degli obblighi religiosi imposti dall’alto. Ha sposato in maniera sincera le regole del paese occidentale in cui ha scelto di vivere. Ne siamo contenti, per lei e per noi. Complimenti di cuore. Non senza avvisarla, vedi mai scegliesse un improbabile ritorno alla cultura tradizionale, che il collega Nicola Gratteri è un infedele.

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