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Il mitra di Putin

Andrea Marcenaro

La guerra lampo non gli è riuscita, ma i tecnici russi sono riusciti a sfornargli un'arma micidiale. Pare l'abbia voluta sperimentare di persona

La guerra lampo, la resistenza degli ucraini, cioè niente guerra lampo, l’affondamento della Moskva, gli aiuti euro-americani, Odessa si vedrà, il Donbas sulla corda, le perdite in battaglia, le famiglie russe colpite, quindi sull’orlo di qualche manifestazione molto temuta, la scoperta di un esercito convenzionale vecchio, inadeguato, di armi obsolete, la fretta russa perché i suoi tecnici inventino armi più moderne e più micidiali per chi altrimenti può far conto solamente su un arsenale nucleare, il quale spaventa in primis chi lo evoca. Ops. E i tecnici russi, abili come sono, lavorando ventre a terra, obbligati a sfornare, in un paio di settimane, un’arma convenzionale, un mitra, pare, però formidabile. Talmente efficiente che lo stesso Putin ha voluto provarlo davanti a 1000 giornalisti. Anzi, 999; anzi, 998; anzi, 997…

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.