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Le statue abbattute e i muezzin e pure l'Ucraina. Occidente, tutto bene?

Andrea Mercenaro

Al punto cui siamo, sembrerebbe che Putin stia spaccando le chiappe a tutti e che l’America stia facendo le guerre solo per spingere l’industria americana del cinema americano sui film americani

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Al punto in cui siamo: le statue abbattute, i lari e i penati amputati in quanto infami, il film che se qualcuno fuma come Bogart lo togliamo dal circuito, che se guardi il sedere di Brigitte, diventata Bardot grazie anche al sedere, il gran porco sei tu; dove onore al muezzin con 77 vergini garantite dopo (inferiori ai settant’anni, si suppone), ma altre 154 probabilmente prima; mentre i nostri pretazzi niente onore, perché dopo lassù si continua a pregare e al momento, perciò, pedofili e basta; con gli ebrei diventati nazisti e i nazisti nella parte degli ebrei, i padri che fanno le mamme, i figli nella parte di chi deve decidersi il sesso intorno ai cinque anni, le figlie cui talvolta piacerebbe Lolita, solo che Lolita è censurata in quanto troia. Considerando poi che questa è soltanto una parte del problema. Perché, al punto cui siamo, sembrerebbe che Putin stia spaccando le chiappe a tutti; che l’America stia facendo le guerre solo per spingere l’industria americana del cinema americano sui film americani (dal Vietnam a qui) intorno alle guerre americane perse. E infine: col Biden dei missili in Ucraina (o almeno spero, dice lui), più la nostra Europa che se Putin la mena troppo, occhio, lo avvisa, non ti daremo più il nostro gas, ecco, l’impressione maggiore rimane questa: che l’Occidente disponga di un’intelligenza straordinaria ma del tutto asintomatica.

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