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La Leopolda d'Arabia

Andrea Mercenaro

Matteo Renzi è passato per la controversa Riad, portandosi dietro tutto il suo bagaglio politico. Tranne quel convegno a prova di lapidazione

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L’Arabia Saudita lascia passare i voli di El Al sul proprio spazio aereo. L’Arabia Saudita cerca la pace con Israele. L’Arabia Saudita non è più da qualche tempo quella dei Bin Laden e da ancor più tempo non è quella dell’11 settembre. L’Arabia Saudita è partner dell’intera Europa. Da regime? Da regime. Ma partner.

 

L’Arabia Saudita ascolta con attenzione i contributi progressisti di Matteo Renzi perché sta imparando, speriamo, a coltivare qualche interesse per quei contributi. L’Arabia Saudita, alleata strategica di Barack Obama, resterà, passando per Trump, l’alleata strategica anche del compagno Joe Biden. Kashoggi o non Kashoggi. Eccetera. L’Arabia Saudita è l’Arabia Saudita. Matteo Renzi è Matteo Renzi. Sarà pure un egotico. Ricattatore. Un sadico narciso. Ha avuto comunque la premura, la cortesia, la cura e il riguardo di non portarsi a Riad quella sua Leopolda, già matura e un po’ discinta. Poteva pure portarla. Quanto l’hanno frustata gli integralisti di qua, quelli di là se lo sognano.

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